Marzo 2020 - 100 Heartbeats - Keren Hayesod

Cosa si prova a rappresentare Israele in un evento di mobilitazione del Keren Hayesod? Il Keren Hayesod racconta la storia di Israele in giro per il mondo con l’aiuto di relatori e artisti

Tzachi Halevy

“Grazie agli eventi di mobilitazione, ho l’opportunità di instaurare un dialogo e una collaborazione proficui tra gli Ebrei di tutto il mondo e lo Stato di Israele”, sostiene Tzachi Halevy, famoso attore e cantante israeliano.

Tzachi Halevy considera un grande privilegio aver rappresentato Israele e la società israeliana in decine di appelli in Australia, Uruguay, Argentina, Brasile, Perù, Germania e Svizzera.
In questi eventi, oltre ad esibirsi dal vivo, Halevy racconta la sua esperienza personale sia come figlio di un emissario ufficiale dello Stato, che come soldato solo in Israele. E racconta anche della vita in Israele e della società israeliana.
“Trovo che questi appuntamenti siano molto emozionanti. Mi mettono in contatto diretto con le comunità ebraiche di ogni angolo del mondo. Ho la possibilità di incontrare persone straordinarie che contribuiscono enormemente allo Stato di Israele e parlare con loro della mia vita e del mio lavoro di artista, è per me un onore.”
Tra coloro che portano “Israele” e diffondono il messaggio del Keren Hayesod, vi sono relatori e artisti inviati da Israele: leader politici, professori, accademici, esponenti militari, scrittori, cantanti e, in particolare, i beneficiari dei progetti. Tutti trasmettono ai donatori un messaggio forte, attuale e commovente.

Ogni anno il Keren Hayesod organizza decine di eventi di mobilitazione in tutto il mondo. Questi appelli annuali lanciati dalle varie comunità, rientrano fra le attività più importanti del KH.

Quasi tutti conservano il ricordo di un’esperienza significativa e toccante vissuta in un evento del Keren Hayesod nella propria comunità.

E tu, quale esperienza conservi nel cuore?

Premi e riconoscimenti conferiti dal Keren Hayesod – un segno di gratitudine

Keren Hayesod premi

È importante ringraziare pubblicamente donatori, collaboratori ed emissari per il grande lavoro svolto e le numerose attività condotte per conto del Keren Hayesod. Per tale motivo il KH assegna una serie di premi e medaglie al valore a volontari, donatori e attivisti di tutto il mondo. Tra questi c’è il Premio Israel Goldstein, in memoria di un ex Presidente del Keren Hayesod (1961-1971), che dal 1980 viene assegnato a personaggi di spicco che hanno legato la loro attività a quella del Keren Hayesod. Un altro ambito riconoscimento è il Premio Yakir, conferito per la prima volta in occasione del 50esimo anniversario della fondazione dello Stato di Israele a 50 leader e donatori che avevano apportato un contributo particolarmente significativo. Da allora il premio Yakir viene consegnato ogni anno a prominenti leader e donatori di tutto il mondo.

Ricordiamo anche il premio “Benefactor” per i donatori particolarmente generosi, che ad oggi è stato conferito solo cinque volte, e il premio “Isaiah”, che viene assegnato in occasione della conferenza ILR e tra i cui destinatari figurano anche capi di Stato. Inoltre, il KH assegna il premio “Avi Chai” ai leader della prossima generazione e il premio “S.G. Kroitner” per l’eccellenza professionale. Detti riconoscimenti, spesso consegnati alla presenza dei capi di Stato di Israele e di altre figure di rilievo, sono solo un piccolo ringraziamento a coloro che aiutano il Keren Hayesod perché possa realizzare la sua visione e sia in grado di continuare a lavorare in favore dello Stato di Israele.

“Ti lodi un altro” – i leader israeliani parlano del Keren Hayesod e dei suoi donatori

Nel corso degli anni tutti i presidenti e i primi ministri israeliani hanno riconosciuto l’importanza del Keren Hayesod e dei suoi donatori. Hanno sempre preso parte alle conferenze del Keren Hayesod, assegnato premi e incontrato donatori, esprimendo riconoscenza e congratulandosi per i traguardi raggiunti:

“Da cento anni il Keren Hayesod sostiene la costruzione e il rafforzamento di Eretz Israel, patria e culla del popolo ebraico, ristabilitosi qui dopo migliaia di anni di esilio. In altre parole, credo si possa dire che senza il Keren Hayesod non ci sarebbe oggi uno Stato di Israele”

Reuven Rivlin
Il Presidente Reuven (Ruvi) Rivlin

“Non sono portavoce delle sofferenze dello Stato di Israele e del popolo ebraico. Sono portavoce della forza e della potenza dello Stato di Israele e vi dico che con il vostro aiuto possiamo fare molto di più. Questa è la sfida, la missione che desidero affidare alle comunità di tutto il mondo attraverso ciascuno di voi. . . . Voglio ringraziarvi per tutto ciò che avete fatto finora ma soprattutto per quello che farete in futuro”

Yitzhak Rabin
Primo Ministro, Yitzhak Rabin

“Il Keren Hayesod è un ponte vivente fra milioni di ebrei nella Diaspora e Israele”

Benjamin Netanyahu
Primo Ministro, Benjamin Netanyahu

“I meriti e i successi del Keren Hayesod sono scolpiti nella terra della nostra patria e custoditi nell’anima della nazione. L’operato del Keren Hayesod ha cambiato la storia della nostra terra e del nostro popolo, ponendo le fondamenta della sua indipendenza”

David Ben Gurion
Primo Ministro d’Israele, David Ben Gurion

“Il Keren Hayesod e tutti coloro che lo guidano e lo sostengono, hanno contribuito fin dall’inizio a questa grande saga moderna del popolo ebraico. È anche a voi che dobbiamo la nostra soddisfazione e il nostro orgoglio di oggi”

Yitzhak Shamir
Primo Ministro Yitzhak Shamir

“Riconosciamo un’importanza incommensurabile al contributo che il Keren Hayesod ha fornito alla creazione dello Stato di Israele e al suo sviluppo nel corso della storia”

Prime Minister Ariel Sharon
Primo Ministro Ariel Sharon

“Ho forti dubbi che sia possibile trovare fra gli altri popoli del mondo una organizzazione che abbia dimostrato la stessa vitalità e portato a termine una tale straordinaria missione di rinascita nazionale, alla pari del Keren Hayesod. Questo perché il Keren Hayesod ha svolto un ruolo fondamentale nella raccolta delle persone e una parte vitale nella mobilitazione di risorse per creare qualcosa dal nulla”

President Shimon Peres
Presidente dello Stato, Shimon Peres

“In questi giorni è stato un piacere sentir parlare del lavoro del Keren Hayesod, della sua crescita e del suo sviluppo. Ho sempre ammirato il KH fin dal giorno della sua fondazione e ho da subito preso parte alle sue iniziative. Il mio cuore esulta nel vedere che il Keren Hayesod abbraccia l’intero mondo ebraico. Siano benedette le mani di coloro che perseguono la missione del Keren Hayesod”

President Chaim Weizmann
Presidente dello Stato, Chaim Weizmann

Trasparenza – il dovere di fiducia nei confronti dei donatori

Keren Hayesod donations

La trasparenza, fondamentale per garantire una corretta destinazione delle donazioni, è una priorità del Keren Hayesod ed è alla base di tutte le sue attività. Il KH fa in modo che i donatori conoscano da vicino le varie attività organizzate, in modo da poter sostenere quelle a cui tengono maggiormente. Ogni contributo, di qualsiasi entità e forma, è bene accetto e il Keren Hayesod si assume la responsabilità di mostrare ai donatori come vengono impiegati i loro soldi nel modo più trasparente possibile.

Il KH mira a salvaguardare il dovere di fiducia e la trasparenza. Lo fa attraverso la partecipazione e la leadership espresse dal Board of Governors; una gestione finanziaria e dei progetti nel rispetto di rigorosi criteri, norme e procedureù; un periodico aggiornamento ai donatori anche attraverso un resoconto annuale delle attività svolte; e l’invio di delegazioni in Israele che verificano l’andamento dei vari progetti.

La trasparenza è un tratto distintivo del Keren Hayesod sin dalla sua fondazione e ha acquisito un’importanza ancora maggiore dopo la riforma promossa dal Presidente Avi Chai negli anni ’70. Chai aspirava a una piena cooperazione e ad un maggiore coinvolgimento delle comunità ebraiche di tutto il mondo nelle attività del Keren Hayesod. I grandi donatori che sostennero la sua iniziativa erano imprenditori che amavano Israele e davano grande importanza alla trasparenza e alla buona gestione delle risorse. Allo stesso tempo, cresceva nei donatori il desiderio di conoscere la destinazione delle loro donazioni e di avere voce una in capitolo. Chai comprese che la sede di Gerusalemme doveva avere maggiore flessibilità. Nel 1978 creò il Board of Governors composto da 20 membri provenienti delle 20 maggiori comunità ebraiche del mondo. L’istituzione del Board of Governors cambiò la struttura del Keren Hayesod e consentì alle comunità di avere un maggiore controllo sull’impiego delle donazioni.

Dal film muto al 3D – il Keren Hayesod racconta la sua storia da 100 anni

Il Keren Hayesod comprese da subito l’importanza del film quale strumento per veicolare il proprio messaggio. Ciò ebbe inizio quando il mondo del cinema era ancora ai primi passi. Nel 1924 il Keren Hayesod produsse il suo primo film muto per documentare la costruzione di Eretz Israel. Nel 1935 produsse invece il suo primo vero film, Land of Promise, incentrato sulla vita dei primi immigrati.

Il Keren Hayesod continua a portare avanti questa tradizione e ogni anno finanzia decine di film che mostrano il lavoro svolto attraverso varie campagne in tutto il mondo. È possibile vedere tali film sul sito Internet del KH, sulle pagine Facebook dell’organizzazione e su YouTube.

I film sono uno dei tanti strumenti di marketing utilizzati dal KH per diffondere il proprio messaggio in tutto il mondo in nove lingue! Un obiettivo perseguito sin dalle origini, quando Ze’ev Jabotinsky era alla guida della Divisione allora conosciuta come “Propaganda”. Oggi, nell’era digitale, il Keren Hayesod distribuisce il proprio materiale in tutto il mondo attraverso gruppi WhatsApp.
Ogni anno centinaia di schede di progetti, calendari, relazioni per i donatori, brochure contenenti informazioni sulle attività svolte e fotografie, vengono redatti, tradotti, stampati e distribuiti in Israele e nel resto del mondo nell’ambito delle varie campagne.

Shir Ha’emek (Il canto della Valle) – una canzone di successo sulla vita dei pionieri, prodotta dal Keren Hayesod

La canzone Shir Ha’emek è stata composta nel 1934 per il film To a New Life prodotto e finanziato dal Keren Hayesod nel 1935, dove veniva descritta la vita dei pionieri in Erez Israel. Il testo venne scritto da Nathan Alterman e la musica da Daniel Samburski. La canzone racconta degli insediamenti dei pionieri, della loro vita e del lavoro della terra nella Valle di Jezreel negli anni ’20 e ’30. Il Keren Hayesod ha collaborato alla fondazione dei villaggi nella Valle di Jezreel, e ha lavorato per il generale sviluppo degli insediamenti agricoli in Israele. To a New Life racconta la vita dei primi immigrati in Palestina ed è stato proiettato nei cinema di tutto il mondo. Nel film si sentono due delle tre strofe della canzone, in cui si tessono le lodi della Valle di Jezreel. In una scena indimenticabile il compositore insegna la canzone ai pionieri che poi fanno partire un fragoroso applauso. La strofa esclusa ha un carattere diverso e vi sono pareri contrastanti circa il momento e le circostanze in cui è stata scritta.

Shir Ha’emek

Parole: Nathan Alterman, 1934
Musica: Daniel Samburski

Canto della Valle
Parole: Nathan Alterman, 1934
Musica: Daniel Samburski

Giunge il riposo per gli esausti
e la fine delle loro fatiche.
La pallida notte si stende
sui campi della Valle di Jezreel.
In basso la rugiada e in alto la luna,
da Bet Alpha a Nahalal.

Oh, che notte meravigliosa!
Il silenzio regna su Jezreel.
Dormi o valle, terra di gloria.
Noi veglieremo su di te.

Il mare di grano ondeggia,
risuona il canto del gregge.
Ecco la mia terra e i suoi campi,
ecco la Valle di Jezreel.
Che tu sia benedetta e lodata, o mia terra
da Bet Alpha a Nahalal.

Oh, che notte meravigliosa …

È buio sul Monte Ghilboa.
Un cavallo galoppa fra le ombre.
Un grido vola verso l’alto,
dai campi della Valle di Jezreel.
Chi ha sparato, chi è caduto là,
tra Bet Alpha e Nahalal?

Oh, che notte meravigliosa …

Film: Gli abitanti del Kibbutz Givat Brenner intonano la canzone tratta dal film To a New Life prodotto dal Keren Hayesod nel 1935

Per vedere il film completo

Un anno in Israele, un ebreo per tutta la vita: Il Keren Hayesod sostiene il programma Masà rivolto ai giovani Ebrei della Diaspora con il fine di creare un profondo legame fra loro e Israele

Masa Programma

Da quando Masà è iniziato, nel 2004, sono 150.000 i giovani provenienti da 60 Paesi di tutto il mondo che hanno vissuto un’esperienza significativa in Israele. Il programma riunisce le tre sfere di attività del Keren Hayesod: il rafforzamento del legame tra i giovani Ebrei e Israele, l’aliyàh e il potenziamento delle aree periferiche.

Offre inoltre decine di eccezionali inidrizzi, che spaziano dallo studio ai tirocini e alle attività di volontariato, ognuno dei quali prevede un soggiorno in Israele da quattro a 12 mesi. Ogni anno circa 12.000 giovani fanno un’esperienza di vita in Israele, imparando a conoscere le persone, i luoghi, la cultura, lo stile di vita dinamico e la quotidianità degli israeliani.

La varietà dei programmi offerti Masà, fa sì che ogni partecipante possa trovare un indirizzo che si adatti ai propri interessi personali: studio (nelle università o nelle yeshivot), volontariato (insegnamento della lingua inglese nelle periferie) o tirocinio (nei settori medico e high-tech). Tutti i programmi prevedono viaggi formativi che consentono ai partecipanti di approfondire la propria conoscenza di Israele e della sua storia, nonché della vita ebraica. I risultati sono impressionanti: un numero consistente di partecipanti (in particolare russi e francesi) intraprende l’aliyàh e all’interno delle varie comunità si moltiplicano le iniziative a favore di Israele.

Il Keren Hayesod contribuisce inoltre a finanziare il programma Birthright, che si prefigge l’obiettivo di creare un legame tra i giovani Ebrei e Israele attraverso un tour di 10 giorni nel Paese, interamente finanziato. Ogni anno Birthright consente a 28.000 giovani di tutto il mondo di conoscere direttamente Israele, probabilmente per la prima volta nella loro vita. Sono centinaia di migliaia i giovani che hanno già preso parte al programma.

Il Keren Hayesod finanzia la costruzione di edifici dando un nuovo aspetto al Paese

Quando camminate per le vie di una città israeliana considerate che, ovunque vi troviate, ci sono senz’altro accanto a voi edifici costruiti con fondi provenienti dal Keren Hayesod. Nel suo primo periodo di attività il Keren Hayesod si occupava essenzialmente di fornire finanziamenti per la costruzione di quartieri e la pavimentazione delle strade. Ad esempio, a metà anni ’20 l’organizzazione concesse al comitato del quartiere di Gerusalemme Beit Hakerem, un prestito di 3.730 sterline che venne utilizzato per la sua pianificazione edilizia e per la pavimentazione stradale. In seguito furono concessi, sempre a Gerusalemme, ampi finanziamenti anche ai quartieri Kiryat Moshe e Rehavia. A Tel Aviv, furono investite tra il 1924 e il 1926, 1.500 sterline nel nuovo quartiere Tel Nordau e ulteriori fondi furono destinati a quartieri di Ramat Gan, Givatayim, Haifa e altre città.
Dagli anni ’20 ad oggi il Keren Hayesod ha sostenuto e promosso ogni anno migliaia di progetti. Con il tempo si è passati dalla costruzione di quartieri alla costruzione di edifici, a tutto vantaggio della comunità locale. Solo negli ultimi 50 anni – dal 1970 a oggi – il Keren Hayesod ha costruito migliaia di edifici: asili, istituti educativi, centri per l’integrazione, ospedali, ambulatori, villaggi destinati a giovani, strutture residenziali protette, rifugi, edifici ricostruiti nell’ambito del piano di riqualificazione del territorio Project Renewal e tanto altro ancora. Dietro ogni singolo edificio si celano storie e persone lungimiranti che vogliono continuare a costruire il nostro splendido Paese. E il lavoro continua.

Foto: Poster del Keren Hayesod – “Nonostante tutto i ragazzi continuano a costruire”

La International Women’s Division – La forza femminile del Keren Hayesod!

Tutto ebbe inizio spontaneamente nel 1967. Migliaia di donne si presentarono negli uffici del Keren Hayesod di tutto il mondo, esprimendo il desiderio di contribuire e fare qualcosa per lo Stato d’Israele e per la sua popolazione. Sino ad allora, a occuparsi delle attività correnti e degli appelli ai donatori erano stati esclusivamente uomini. Seguendo le orme delle donne che avevano donato i propri gioielli al Keren Hayesod alla sua fondazione, anche queste nuove attiviste desideravano contribuire e partecipare alla raccolta fondi a favore di Israele. Iniziarono ad organizzarsi in gruppi e, poiché il loro contributo finanziario cresceva, chiesero un riconoscimento ufficiale da parte dell’organizzazione. Nel 1974 la sede centrale del Keren Hayesod creò il dipartimento della Women’s Division e nel 1981 venne costituita la International Women’s Division.
Il Keren Hayesod riconobbe l’importanza delle attività svolte dalle donne e la loro abilità nell’incrementare in modo significativo i fondi raccolti. Alcuni anni dopo, entrarono le prime donne nell’organo esecutivo del Keren Hayesod, ricoprendo diverse posizioni di vertice.
Pur facendo parte della campagna generale, la International Women’s Division è una unità autonoma, con proprie regole. Le donne scelgono le attività da svolgere, reclutano nuovi membri, organizzano eventi e portano avanti di anno in anno il lavoro dell’organizzazione. Ogni due anni si tiene il Migfash, un incontro internazionale di donne provenienti da tutto il mondo, nel corso del quale vengono assegnati i premi della Women’s Division.

Uno dei simboli della forza della WD è la spilla raffigurante il Leone di Giuda, conferita alle donne che si sono impegnate per una donazione di 5.000 dollari l’anno. Sono migliaia, le donne in tutto il mondo che la indossano con orgoglio. Per le donazioni più generose vengono assegnate le spille “Lev Chai” – Cuore Vivente , “Or LeAtid” – Luce per il futuro e “Tiferet Lion of Judah” – Gloria del Leone di Giuda.

La International Women’s Division ha dimostrato alle donne in tutto il mondo ebraico, che unite hanno un potere enorme e che la loro presenza nell’impresa sionistica è essenziale. Questa è la forza delle donne!


Or LeAtid

The Tiferet Lion of Judah

I poster del Keren Hayesod – un racconto della storia di Israele lungo cento anni

Dalla sua fondazione, il Keren Hayesod ha prodotto e distribuito in tutto il mondo, centinaia di bellissime pubblicazioni, cartoline e poster, che col tempo sono divenuti il suo marchio di fabbrica. I poster, distribuiti in tutto il mondo ebraico, riflettevano le necessità del momento e i programmi del mondo ebraico e dell’Yishuv in Eretz Israel e rappresentavano un vero e proprio appello ad agire. Attraverso questi poster il Keren Hayesod dava in qualche modo agli Ebrei della Diaspora un aggiornamento su quanto avveniva in Israele. I poster riflettono i valori del Keren Hayesod e del movimento sionistico: l’edificazione del Paese, il raduno degli esiliati, l’integrazione degli immigrati, la cura per i più deboli e l’aspirazione alla pace e all’unità.

Nel 2010, l’Aeroporto Ben Gurion ha ospitato una mostra di questi poster, un mezzo potente per raccontare l’incredibile storia della creazione del Paese. Lo stesso anno è stata pubblicata la raccolta: “Keren Hayesod Posters 1920 – 2010”, a cura di David Tartakover. In occasione delle celebrazioni per il centenario della organizzazione e al fine di rinnovare questa tradizione visuale, gli studenti di design sono stati invitati a partecipare a un concorso per la realizzazione di un poster per il Keren Hayesod. L’ha vinto Sharon Steinberg, una nuova immigrata dal Messico che ha fatto la sua Aliyàh nel 2017. Sharon conosceva bene il KH da quando ancora viveva in Messico ed era profondamente legata all’organizzazione. Da bambina aveva imparato molto sull’attività del Keren Hayesod in favore di Israele e di conseguenza, quando è venuta a conoscenza del concorso sapeva perfettamente che cosa avrebbe disegnato. Il poster di Sharon raffigura due mani tra le quali si intravede la sagoma dello Stato di Israele. Le due mani che racchiudono Israele simboleggiano gli abitanti dello Stato e gli Ebrei della Diaspora, legati da un’eterna collaborazione e da una comune responsabilità per il futuro dello Stato di Israele.

Foto: “Fede”, il poster realizzato da Sharon Steinberg, vincitrice del concorso per la realizzazione del poster per il centenario del KH